Lun. Apr 1st, 2024

Tutti conosciamo le arancine, sono buone, croccanti e soprattutto calde rischiano di essere tra i cibi più buoni che qualcuno abbia mai mangiato. Imitate in tutta Italia e anche all’estero solo in Sicilia si mangiano le arancine più buone, quelle fatte in maniera tradizionale o quelle che coniugando fantasia e tradizione creano gusti esotici e buonissimi.



Quasi tutti le hanno assaggiate, in Italia e nel mondo, ma pochi conoscono la storia di questo straordinari street food, vogliamo addentrarci nei meandri della storia?

Per prima cosa dobbiamo dire che il suo nome in entrambe le definizioni, che sia arancino o arancina deriva direttamente dal colore di un altro prodotto tipico siciliano, questa volta proveniente dalla terra: l’arancio. Questo per via del colore dorato e della bontà! La forma allungata propria della Sicilia orientale è invece un omaggio all’Etna, il vulcano che domina la nostra isola.



Tante supposizioni e tante cose da scoprire riguardano quindi le arancine ed è davvero interessante poterle valutare, permetterà così di scoprire qualcosa in più di questa meravigliosa terra.


La storia delle arancine


Come tutti i miti della storia delle arancine si sono persi i riferimenti storici precisi, diversi storici e chef esperti collocano l’origine delle arancine nell’Alto Medioevo, questo per via della presenza di un determinato ingrediente: lo zafferano. La sua origine sembrerebbe così risalire alla dominazione musulmana, in questa precisa epoca storica è stato infatti introdotto l’uso di consumare il riso come piatto principale e tipico.

La storia si infittisce e si tramuta forse in leggenda quando si parla della panatura degli arancini sembra infatti che essa derivi direttamente dalla corte di Federico II di Svezia, sarebbe stata inventata per portare in modo veloce le pietanze in battute di caccia o viaggi.

Così probabilmente così come noi mangiamo l’arancino o l’arancina camminando per strada così si faceva nell’antichità quando questo cibo era usato dai contadini per consumare un pasto direttamente sui campi e dai nobili come pietanza da portare in viaggio per ristorarsi.

La prima documentazione di tipo scritto che indica questa pietanza esplicitamente con il nome di arancino è il dizionario Siciliano-Italiano di Giuseppe Biundi ed è datata 1857.

Sebbene non si abbiano notizie certe di quando sia stato inventato l’arancino e di come sia diventato uno dei cibi più famosi all’estero, un marchio italiano di eccellenza di una cosa si può star sicuri: in Sicilia, ovunque, sarà possibile assaggiarne di veramente squisiti.

Gli ingredienti principali delle arancine

Come abbiamo detto per le arancine è indispensabile lo zafferano al quale si aggiunge il ragù di carne e una panatura croccante fatta con acqua, farina e pan grattato.

Ovviamente non basta conoscere sommariamente gli ingredienti ma bisogna saperli ben mixare e preparare per avere delle arancine ottime. Se hai l’acquolina in bocca e se non puoi aspettare di far visita alla nostra bellissima isola per provare una vera arancina fatta a regola d’arte ti consigliamo di leggere la nostra ricetta, potrai così in autonomia portare il gusto della Sicilia direttamente sulla tua tavola.





5 thoughts on “Arancine: la nascita di un mito”

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